martedì 15 gennaio 2013

Tutto sulla Rosolia

La rosolia è una malattia infettiva causata da un virus che si trasmette per via aerea.
Se viene contratta dopo la nascita, si presenta come una malattia lieve a decorso benigno che si manifesta con febbre non elevata, ingrossamento delle ghiandole linfatiche (soprattutto di quelle del collo e della nuca) e con un'eruzione cutanea (arrossamento) di breve durata. Occasionalmente nei bambini si possono osservare piccole emorragie cutanee, negli adolescenti e negli adulti prevalentemente di sesso femminile dolori articolari. La rosolia è una malattia grave se contratta per la prima volta durante la gravidanza. In questo caso, infatti, esiste una concreta probabilità che il virus raggiunga il nascituro attraverso la placenta e che provochi seri danni quali aborto e malformazioni congenite di varia gravità a carico del cuore, del cervello, degli occhi e dell'udito. Il vaccino contro la rosolia é costituito dal virus della rosolia vivo ma attenuato in modo da renderlo incapace di provocare la malattia pur conservando la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi. La vaccinazione contro la rosolia può essere effettuata da sola oppure contemporaneamente a quella contro il morbillo e contro la parotite (vaccino "triplo") o in altre combinazioni. In ogni caso il vaccino viene somministrato con un'iniezione per via sottocutanea, nella parte alta del braccio. Non sempre è reperibile in commercio la formulazione singola del vaccino. La vaccinazione antirosolia viene raccomandata per tutti i bambini in associazione al vaccino antimorbillo ed antiparotite a partire dal compimento del primo anno di vita (365° giorno in poi), contemporaneamente ad altre vaccinazioni. Oggi si vaccinano anche i maschi, non tanto per la loro protezione individuale, bensì per diminuire maggiormente la circolazione del virus della rosolia nella popolazione e rendere ancor più improbabile l'infezione delle donne in gravidanza. Il vaccino é molto efficace in quanto conferisce una protezione su
periore al 95%. Il vaccino contro la rosolia é ben tollerato. In un numero ridotto di bambini vaccinati (5-15%) é possibile osservare lieve rialzo febbrile, qualche macchiolina sulla pelle ed ingrossamento dei linfonodi del collo a distanza di 5-12 giorni dall'avvenuta vaccinazione. Molto raramente nei bambini, con maggiore frequenza nelle adolescenti e nelle donne adulte, é possibile la comparsa di dolori articolari di breve durata a distanza di 1-3 settimane dalla vaccinazione. Ancora più raramente sono state segnalate artriti croniche nei soggetti adulti. Come qualsiasi altra sostanza estranea all'organismo, questo vaccino può determinare, raramente, reazioni allergiche specifiche.

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