domenica 16 dicembre 2012

I reumatismi primari

I reumatismi sono provocati dai cattivi umori, il cui patologico accumulo nelle articolazioni è causa di infiammazione, come tipicamente si verificherebbe nella gotta (da gutta = goccia), da sempre considerata il classico esempio di malattia reumatica che colpisce ora questa ora quella articolazione. Le malattie reumatiche interessano, infatti, le articolazioni, che sono le strutture più vulnerabili dell’apparato locomotore, cioè quel complesso di organi che ci consente di muoverci nello spazio. Le malattie reumatiche (o reumatismi) costituiscono un vasto campo della patologia umana, la cui conoscenza si è notevolmente affinata in questi ultimi decenni determinando la nascita di una nuova branca specialistica della medicina: la Reumatologia. La larga maggioranza delle malattie reumatiche condivi­de una o più delle seguenti caratteristiche: 1) la malattia interessa in genere le articolazioni o le strutture anatomiche ad esse collegate: ossa, muscoli, tendini e guaine tendinee (tenosinoviali), legamen­ti, inserzioni tendinee o legamentose (entesi), borse e fasce; 2) il sintomo più evidente della malattia è rappresen­tato dal dolore a carico di queste strutture; 3) di solito sono identificabili fenomeni connessi con un processo di natura infiammatoria più o meno rilevante; 4) all’origine della malattia è frequentemente ricono­scibile una perturbazione della reattività, che può essere in rapporto con le risposte immunitarie o con reazioni tissutali o più semplicemen­te con un’ipersensibilità al dolore del soggetto “reumatico”. I reumatismi cronici primari costituiscono il nucleo centrale della Reumatologia in quanto queste malattie e per frequenza e per potenziale invalidante rappresentano la patologia che maggiormente impegna lo specialista reumatologo dal punto di vista clinico. I reumatismi infiammatori cronici inoltre costituiscono anche dal punto di vista scientifico una sfida tuttora aperta, in quanto non ne sono note le cause: appunto per questo motivo continuano ad essere chiamati primari. In conseguenza di questa ignoranza non è possibile in alcun modo effettuarne la prevenzione, cosa che è possibile con le malattie post-infettive, come è accaduto per la febbre reumatica, la cui più grave complicanza, vale a dire la cardiopatia reumatica, è oggigiorno pressoché scomparsa da noi. I reumatismi cronici primari sono dunque delle malattie infiammatorie che colpiscono le articolazioni e le strutture periarticolari con andamento spontaneamente cronico e progressivo, spesso deformante e anchilosante. Nell’ambito dei reumatismi cronici primari sono distinguibili due raggruppamenti: il “raggruppamento reumatoide” e il “raggruppamento spondiloartritico”. Le forme reumatoidi colpiscono elettivamente le articolazioni degli arti, le forme spondiloartritiche interessano in genere la colonna vertebrale. Sebbene si tratti di malattie reumatiche con predominante interessamento articolare e periarticolare, non mancano in esse frequenti manifestazioni sia di carattere generale (febbre, anemia, calo ponderale, affaticamento) sia a carico di altri organi o apparati (cute, mucose, occhio, organi interni).

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