domenica 16 dicembre 2012

Tutto sulla Varicella


La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa provocata dal virus Varicella zoster (Vzv), della famiglia degli Herpes virus. La trasmissione della mattia avviene solo per via inter - umana diretta, in quanto il virus non è molto resistente all’ambiente.
Dopo un’incubazione di circa 15 giorni compare subito un caratteristico esantema cutaneo che nel giro di qualche ora si trasformano in bolle conteneti un liquido paglierino e successivamente si intorbida formando delle pustole. Nel giro di qualche giorno queste pustole si seccano e si trasformano in croste che cadono tra i 10 e i 15 giorni lasciando, in alcuni casi, delle cicatrici. Per non far succedere questo occorre non far grattare le croste al bambino. Se la varicella viene contratta da una donna all’inizio di una gravidanza (nei primi due trimestri di gestazione) può trasmettersi al feto, causando una embriopatia (sindrome della varicella congenita). I bambini che sono stati esposti al virus della varicella in utero dopo la ventesima settimana di gestazione possono sviluppare una varicella asintomatica e successivamente herpes zoster nei primi anni di vita. Se invece la madre ha avuto la malattia da cinque giorni prima a due giorni dopo il parto, può verificarsi una forma grave di varicella del neonato, la cui mortalità può arrivare fino al 30%. Per questo motivo è consigliabile che le donne in gravidanza non stiano in contatto con persone aventi la varicella. Generalmente, la terapia è solo sintomatica. Per il prurito possono essere utilizzati antistaminici, mentre per la febbre il paracetamolo. I bambini con varicella non devono essere trattati con salicilati (aspirina), perché questo aumenta il rischio di sindrome di Reye.

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